Categoria: Attualità

  • Intervento del Garante della privacy sulla trasmissione RAI “Festa italiana” (22.4.2010)

    Intervento del Garante per la Privacy sulla trasmissione RAI “Festa italiana”
    di Maria Grazia Domanico

    “Mamma che TV”, è il titolo di un articolo di Marco Lillo comparso su “Il Fatto Quotidiano” del 21 aprile. Da mesi la RAI mandava in onda servizi che avevano l’obiettivo, attraverso una spettacolarizzazione dei sentimenti, di rintracciare i figli adottati, incurante delle proteste degli interessati, di diffide di legali, di segnalazioni dell’Anfaa al Garante della privacy. Fino a che l’8 aprile scorso il Garante ha ordinato alla RAI di bloccare ogni diffusione anche su Internet, delle puntate in questione del programma “Festa Italiana”, lo show dei sentimenti condotto da Caterina Balivo, in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle ore 14 su RAI 1.

    Il 10 marzo scorso era andata in onda una puntata nel corso della quale una madre naturale, per rintracciare la propria figlia adottata anni addietro, aveva fornito dati rilevanti al punto che erano giunti diversi esposti al Garante, tra i quali quello del Presidente del tribunale per i minorenni di Genova Adriano Sansa, oltre che della stessa famiglia adottiva, a dimostrazione della riconoscibilità del caso.

    Che dei professionisti possano anche solo concepire di lasciare spazio alla famiglia naturale, spettacolarizzando quei dolorosi sentimenti che meritano un silenzioso rispetto, per sostenerla nella ricerca dei figli dichiarati in stato di adottabilità, è fatto davvero gravissimo; la più violenta invasione nella vita delle persone, come scrive giustamente Lillo, ma anche un altro preoccupante segnale di quanto poco stia a cuore il rispetto per la legalità in questo Paese.

    Si prova certo sollievo e soddisfazione per le reazioni di ferma e civile protesta di tutti coloro che si sono rivolti al Garante della privacy e per la pronta risposta di quest’ultimo.

    Ma non basta. Questi comportamenti dovrebbero essere stigmatizzati anche in altre sedi, ad esempio dall’Ordine dei giornalisti.

    Ma non basta ancora se ognuno di noi non teme l’assuefazione e rinuncia a scandalizzarsi e a contrastare questo dilagante degrado dei rapporti umani e sociali.

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  • ETICA, DEONTOLOGIA, RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’AVVOCATO/RAPPRESENTANTE DEL MINORE (25.7.2010)

    ETICA, DEONTOLOGIA, RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’AVVOCATO/RAPPRESENTANTE DEL MINORE (25.7.2010)

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  • Comunicato sul DDL 957, “Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso” (5.10.2010)

    U N I O N E N A Z I O N A L E C A M E R E M I N O R I L I
    Comunicato sul DDL 957, “Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso”

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  • I “bamboccioni” nella prospettiva giuridica e psicosociale (3.11.10)

    I “BAMBOCCIONI” NELLA PROSPETTIVA GIURIDICA E PSICOSOCIALE, APPUNTI PER LA COMPRENSIONE DEL FENOMENO*

    L’esame della giurisprudenza della Cassazione relativa ai presupposti ed alla durata del dovere dei genitori, separati o divorziati, di provvederete al mantenimento dei figli maggiorenni, rivela un’attitudine estremamente indulgente nei confronti dei ragazzi da parte degli ermellini.

    Come vedremo, infatti, la Suprema Corte, anche quando i ragazzi hanno raggiunto – e di gran lunga superato – l’età in cui dovrebbero avere terminato un ciclo di studi, anche universitari, continua a porli a carico delle loro famiglie causando, come effetto indiretto, il protrarsi, a favore del genitore
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    *A cura di Marina Berruti, psichiatra psicoanalista- e di Giulia Facchini, avvocato a Torino.

     

     

     

     

     

     

     


  • “Il padre tra Ettore e Achille” (15.12.10)

    Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia
    XXIX Convegno nazionale

    “Di padre in figlio. La paternità tra regole e affetti”.

     

    “Il padre tra Ettore e Achille”
    di Luigi Zoja

    L’invenzione del padre

    Al contrario di quanto affermano i luoghi comuni, allo stato animale il maschio-padre non è necessariamente il genitore che in seguito ignora i suoi piccoli. Nella maggior parte delle specie di uccelli, ad esempio, la cura della prole è garantita equamente dal padre e dalla madre. Tuttavia, negli animali superiori il padre si limita quasi esclusivamente alla fecondazione.

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  • Un sortilegio da spezzare (22.3.11)

    Un sortilegio da spezzare di Laura Laera

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    *Articolo pubblicato sul quotidiano “Il Corriere della Sera” del 16.3.2011

     

     

     

     

     

     

     

     


  • SULLA SITUAZIONE IN LAMPEDUSA DELLE PERSONE MINORI DI ETA’ MIGRANTI (26.3.11)

    SULLA SITUAZIONE IN LAMPEDUSA DELLE PERSONE MINORI DI ETA’ MIGRANTI

    comunicato stampa

     

     

     

     

     

     

     

     

     


  • “Crescere al Sud” (19.12.11)

    Piano per il Sud: Save the Children rilancia il ruolo di organizzazione di tutela dei diritti dei minori nel mezzogiorno con la nascita di “Crescere al Sud”

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  • BRINDISI 19.5.2012, ANCORA VITTIME INNOCENTI

    Melissa andava a scuola, come tanti studenti, ogni giorno, a Brindisi e in ogni angolo del nostro Paese.
    Lei, però, non è più tornata a casa.

    Altri suoi amici, studenti anche loro, stanno soffrendo, aggrediti e feriti, senza sapere percheì.
    Nessuno al momento sa percheì una violenza cosiÌ feroce ed assurda, ma consapevolmente premeditata, si sia abbattuta su ragazzi inermi, su una scuola, su una cittaÌ, sul nostro essere e sentirci italiani.
    Venti anni fa soffrimmo l’uccisione dei nostri colleghi Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti della loro scorta. Oggi soffriamo l’uccisione di una ragazza e il ferimento di altri ragazzi che stavano per entrare nella loro scuola.
    Una scuola dedicata a Giovanni Falcone e a Francesca Morvillo.
    Una scuola distintasi per il suo impegno nella educazione alla legalitaÌ. Troppe coincidenze, troppe analogie, troppi significati che fanno pensare e
    drammaticamente temere.
    Vogliamo che presto si faccia luce su un crimine tanto assurdo da sembrare
    impossibile, e che i responsabili tutti, gli esecutori, i mandanti, gli ispiratori, vengano individuati e duramente colpiti.
    Vogliamo che i ragazzi non debbano aver paura di andare a scuola.
    Alla famiglia di Melissa ai feriti e alle loro famiglie, agli studenti e alla cittaÌ di Brindisi, alla scuola – che, nel comune impegno di tutela dei nostri ragazzi, vorremmo sempre a noi piuÌ vicina e alla quale vorremmo essere sempre piuÌ vicini – tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza.

    Il Comitato di Presidenza dell’AIMMF